No fabry, non mollare! Quello di Giuppy è l'atteggiamento corretto!
Non dimentichiamo che saper saldare in maniera accettabile è di fondamentale importanza per operare in qualsiasi ambito modellistico, sicuramente nel dinamico ma anche nello statico ad un certo livello.
Non trascuriamo neppure l'utilità della saldatura a stagno per innumerevoli altre applicazioni nella vita di tutti i giorni.
Per cui il consiglio è veramente di procurarti un buon saldatore anzi, lo hai già, con punte intercambiabili, e incominciare a fare un po' di prove.
3 consigli 3 per iniziare:
1. Utilizzare sempre un prodotto antiossidante tipo pasta salda o prodotto analogo.
2. Tenere sempre la punta pulita nel corso della saldatura. A questo fine nel corso della saldatura è opportuno disporre di una spugnetta imbevuta d'acqua su cui passare la punta per togliere la sporcizia e i residui che si depositano sulla stessa.
3. Attenzione ad evitare le saldature "fredde". Quelle cioè in cui il solo stagno è ben fuso mentre le parti da saldare non sono state scaldate a sufficienza. La saldatura sembra tenere ma in realtà è debole sia sotto il punto di vista della resistenza alla trazione, sia dal punto di vista della conducibilità elettrica. Il concetto più o meno è quello che le parti da unire in saldatura devono avere la temperatura pari a quella necessaria per fondere lo stagno.
Talvolta questo può essere difficile da ottenere per due motivi: in primo luogo una delle parti da saldare può restare a contatto con del materiale che tende a dissipare calore, magari il supporto stesso del pezzo; è quindi importante avere un accessorio come la "terza mano" per reggere il pezzo nella posizione ottimale senza rubare il calore della saldatura. Inoltre può succedere che scaldando le parti da saldare si vada a riscaldare troppo una saldatura vicina dissaldandola. A questo fine si può adottare lo stratagemma illustrato nella foto sotto, cioè avvoglere con una fettuccia di tessuto imbevuta d'acqua le parti che non devono subire riscaldamento: