Ciao a tutti da qualche tento di sperimentare nuovi metodi per creare carrozze diverse da quelle originali, non avendo l'attrezzatura necessaria con quello che avevo in casa e guardando molti video sulla termoformatura mi sono ricreato l'occorente, e come materiale termoformabile per ragioni di costi ho utilizzato del pvc trasparente sia da 0.25mm, sconsigliato anche se molto leggero perchè morbido e addio sterzo se non si rafforza l'anteriore, che da 0.75mm come peso e rigidità si avvicina alle carrozze originali. Su consiglio del POL metto qualche foto sugli esperimenti

La tecnica è senza dubbio interessante e se ne è già parlato diffusamente; tuttavia le problematiche da affrontare con un'attrezzatura casalinga non sono indifferenti, mi limito ad elencare alcuni punti e resto disponibile per eventuali approfondimenti.
Incominciando dalla realizzazione del master, bisogna prestare attenzione all'eliminazione di tutti i sottosquadri che possono determinare problemi di estrazione del master stesso, vedi ad esempio gli specchietti, che devono essere asportati prima di termoformare e poi eventualmente inseriti sul modello finito. Stesso discorso per gli alettoni, anch'essi da applicare successivamente. Altro punto dolente è il momento del "calo" della cornice che serra la plastica riscaldata sulla scatola: questo deve avvenire il più possibile seguendo un movimento rapido e regolare dall'alto verso il basso; a tal fino occorre realizzare delle guide che agevolino appunto questo movimento. In ultima analisi un paio di considerazioni sugli spessori da utilizzare: con lo spessore di 0,75, come hai evidenziato tu, si ottiene un peso analogo a quello delle carrozzerie originali; per ottenere un certo vantaggio in termini di leggerezza bisogna quindi orientarsi verso spessori più ridotti, almeno 0,40 (in questo caso le carrozzerie vengono a pesare circa 5-6 grammi). Con lo spessore da 0,25 si scende fino ad un peso di circa 3 grammi, e qui possono aprirsi buone possibilità di fare prove con gli assetti. Tra l'altro la robustezza con tale spessore secondo me non si riduce in maniera eccessiva, gli angoli restano comunque abbastanza resistenti. Infine un accenno al problema "grinze" che si vengono a formare spesso al momento della termoformatura, un problema fastidioso e ricorrente, che ho però sensibilmente migliorato in questo modo: avevo notato che le prime termoformature (intendo le prime fatte nell'ambito di una sessione di lavoro) venivano meglio: ho quindi proceduto a raffreddare il master mettendolo un minuto circa in frigo dopo ogni termoformatura e il problema si è effettivamente ridotto.
Resta poi il problema degli agganci: io non amo particolarmente gli agganci stile 1/10 con le "colonnine" e le clips, trovo che su un modello 1/43 siano veramente troppo evidenti. Sono quindi in una fase di sperimentazione della soluzione migliore per realizzarli; come quelli originali non ci sarebbero problemi, ma si risale subito con il peso; sto piuttosto pensando di termoformare anche quelli, ma devo ancora fare delle prove.

In conclusione, esortandoti a non demordere e a continuare le sperimentazioni, ne approfitto per inserire alcune immagini di quanto realizzato con le termoformature, anche se manca ancora la parte relativa agli agganci:

Il master, dove si può notare come sono stati eliminati tutti gli orpelli, chiuse le prese d'aria più profonde, i vetri laterali, consolidati tutti gli altri vetri per evitare che il calore possa deformarli, creato un piccolo zoccolo che permetta di ottenere una carrozzeria che finisca dritta nel punto inferiore; in questo caso sono stati allargati i passaruota per ottenere la carreggiata desiderata.


La scatola per la termoformatura, ripresa dopo aver effettuato la termoformatura:



La carrozzeria realizzata nei tre spessori, quella da 0,75 utilizzando un materiale diverso:




Il paragone fra i tre spessori:

ciao pierberz grazie dei consigli spettacolari i tuoi modelli, mi pare che la tua scatola per l'aspirazione abbia dei fori piccoli molto ravvicinati al contrario della scatola che uso io con meno fori ma più grandi, sarà la pontenza aspirante limitata del folletto ma i fori dopo la termofatura sono ben visibili nel tuo modello segno di un'ottima maleabilità del materiale e di una grande forza di aspirazione al contrario dei fori risultanti dai miei modelli ecco l'ultimo modello sempre da 0,75mm





Per quanto riguarda gli attacchi ho provato diverse soluzioni
ad esempio in questa immagine puoi notare un esperimento per in cui il perno bianco usciva dalla carrozzeria e fissato con le clips, per capirci come gli attacchi delle 1/10 solo con gli attacchi laterali

qui puoi vedere altri esperimenti per riprodurre gli attacchi originali


tornando al discorso dello spessore del materiale in questa foto puoi notare quanto sia flessibile lo 0.25mm e la soluzione che adottavo per rinforzare l'anteriore(chiedi al pol quanti tie rod slider ho fatto fuori in pista per colpa della carrozza che si piegava a contatto con le protezioni esterne della pista le quali avevano un contatto diretto con le ruote anteriori sterzate)


infine le soluzioni che attualmente adotto con le carrozze 0.75mm ovvero attacchi laterali uso il velcro(risulta la migliore soluzione in quanto ricordo che bisogna pur colorarle le carrozze ovviamente dall'interno e con tutti gli altri attacchi incollati con gli urti ho sempre perso pezzi di vernice, il velcro al massimo attutisce il colpo e nei casi estremi si sposta la carrozza tentando di staccarsi a seguito dell'impatto ma la vernice rimane ben salda e per il frontale della spugna classica

Per quanto riguarda la minore o maggiore forza di aspirazione penso che non sia dovuta né alla misura/numero dei fori né alla potenza di aspirazione; certo, se aspirassi a fiato con una cannuccia non sarebbe sufficiente ma un folletto al massimo... Allo stesso modo per quanto riguarda la misura/numero dei fori, ho visto la cassetta di aspirazione di wolfest che differisce dalla mia tra l'altro proprio per il numero di fori e funziona benissimo. Come dicevo è invece molto importante che non ci siano dispersioni di aria aspirante in nessuna fase dell'appoggio della plastica scaldata.

Per gli attacchi mi sembra che hai fatto già vari tentativi, anche quelli che riproducono gli originali mi sembrano validi. Io sono comunque indirizzato verso una soluzione del genere, il modello inoltre lo vernicio dall'esterno per due motivi: se lavoro dall'interno per installare gli attacchi resterebbero in vista varie imperfezioni nei punti di incollaggio, anche se si verniciasse prima dall'interno e poi applicare gli attacchi sopra; insomma la verniciatura esterna corregge i difetti della lavorazione interna; in secondo luogo se si vogliono utilizzare delle decals "da statico" per ottenere i migliori risultati e poi passare un trasparente protettivo di nuovo si presta meglio la verniciatura esterna. Comunque questo è un problema relativo, dipende dall'approccio che si vuole seguire.

Spessore: sicuramente hai ragione, lo 0,25 è deboluccio, però uno degli scopi delle carrozzerie termoformate è quello della riduzione del peso, cosa che abbiamo visto si verifica con spessori sotto lo 0,40; bisogna fare attenzione a lasciare più punti "curvi" nelle zone delicate, tipo appunto gli angoli anteriori, lasciando più plastica magari con qualche motivo (voglio dire non tutta liscia) anche sulla parte superiore del passaruota, nel frontale. Oppure, come hai fatto anche tu, utilizzare stratagemmi tipo un po' di schiuma all'interno può essere una soluzione ottima.

Volevo chiederti dove ti procuri la plastica da termoformare, visti gli spessori che hai usato suppongo sia la classica che si trova in supermercati del "fai da te" e che si compra a metri, è così?

si l'ho trovata da leroy merlin

Ciao ragazzi, vedo con molto piacere che anche qualcun altro sta sperimentando la termoformatura...

io mi sono cimentato questo inverno, con buoni risultati, soprattutto dal punto di vista degli attacchi. Infatti ho realizzato dei supporti per le scocche lexan in ABS.

Nel supporto anteriore ho integrato anche un bumper per proteggere il delicatissimo anteriore della dnano.

Ecco qualche creazione, la rossa è una sl55 amg, la gialla e l'altra sono autocostruite con stampi in legno...

Tutte sono realizzate con lexan da 0,50







ecco gli attacchi per la scocca...