Ho completato e collaudato la pista da 3x2 metri in moquette lato gommoso con layout variabile che impiega come paratie paraspigoli in PVC per il perimetro e barre metalliche per il tracciato. La realizzazione è molto rapida e semplice e il costo contenuto.
- In primo luogo ho attaccato con Bostik (ma quando troveranno una formula che non fa fili?) le strisce di velcro (femmina) da 1,5 x 10 cm sui bordi del tappeto ad una distanza di circa 50 cm. uno dall’altro. Sono quindi 24 pezzi da attaccare.
- Successivamente ho preso 4 paraspigoli da 1,5 x 1,5 cm lunghi 3 metri due dei quali sono ovviamente stati tagliati a due metri. Su un lato di ognuno di essi ho applicato altre strisce di velcro (maschio) per un totale di altri 24 pezzi in modo che combaciassero con quelli del tappeto. Questi 4 paraspigoli sono destinati a delimitare il perimetro della pista e il loro posizionamento non cambia al variare dei tracciati.
- A questo punto ho preparato le barre di ferro: 5 pezzi da 1,5 x 1,5 cm lunghi un metro e uno lungo due metri. Il peso è di circa 2 kg per ogni metro. Tutte le barre vengono rivestite su due lati con strisce adesive di gomma schiumosa (tipo sigillante per finestre) larga 1,5 cm e spessa 0,5 cm; ogni pezzo viene rivestito con una sola striscia che gira tutto attorno alla barra.
Successivamente viene applicata un’altra striscia di gomma da 2 cm di larghezza x 0,5 di spessore su un altro dei lati rimasti liberi;
questo sarà il lato che poggia sulla pista e viene fatto per due motivi: innanzi tutto garantisce una maggiore aderenza della barra sulla pista perché pareggia eventuali imperfezioni della barra e rende la superficie di appoggio meno scivolosa, inoltre, essendo leggermente più stretta della larghezza della barra che si è venuta a creare (che è larga 2,5 cm – 1,5 di barra e 0,5+0,5 di gomma – contro i 2 cm della striscia di sotto) determina un punto di contatto con la parte inferiore del frontale dei modelli, che spesso è particolarmente prominente, ancora più morbido.
Questa è la barra appoggiata sul lato della gomma
mentre così è ribaltata per vederla di sotto:
I due lati esterni vengono infine rivestiti con nastro isolante in modo da ottenere una superficie più scivolosa che non blocchi il modello al momento dell’impatto.
Il layout provato è il seguente:
Come si vede sotto lungo il perimetro sono installati i paraspigoli in PVC (grigi) mentre all’interno il percorso è suddiviso con le 6 barre metalliche (nere) che si possono combinare a piacere.
Si procede ora a un primo collaudo con la dNaNo; non essendomi ancora arrivate le batterie il modello viene lanciato “a mano” e come si vede nei primi due test del video seguente (protagonista Mazda dNaNo) le paratie non si spostano minimamente. I due test successivi vengono effettuati con una Mini-Z lanciata con le sue forze e si vede che un minimo spostamento c’è ma è comunque davvero trascurabile. Nel secondo test l’angolo di incidenza non è di 90° e si può notare come il modello “scivola” via grazie al nastro isolante applicato sulla gomma.
Il secondo collaudo viene fatto con due Mini-Z che simulano una fase di gara. Si può vedere come le paratie metalliche svolgono egregiamente il loro compito senza spostarsi in maniera apprezzabile in virtù anche del fatto che gli angoli di impatto raramente sono di 90°.
…tra l’altro devo dire che non immaginavo fosse così divertente correre con le Mini-Z su una pista larga 45-50 cm., gli unici problemi sorgono ovviamente in fase di sorpasso ma consideriamo che le dNaNo sono sensibilmente più piccole…